Il mercante di Venezia

Venezia, XVII secolo.

Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiare degnamente Porzia, chiede al suo carissimo amico Antonio (il mercante di Venezia) 3.000 ducati in prestito. Antonio, pur essendo affezionatissimo a Bassanio, non può procurargli il denaro, ma garantirà per lui presso Shylock, ricco usuraio ebreo.

Shylock è disprezzato dai cristiani e a sua volta non li sopporta, soprattutto Antonio, che presta denaro gratuitamente facendo abbassare il tasso dell’interesse nella città e lo umilia coi suoi insulti.

Nonostante ciò Shylock accorda il prestito a Bassanio con Antonio come garante. L’ebreo però in caso di mancato pagamento vuole una libbra della carne di Antonio.

Bassanio si reca a Belmonte; i pretendenti di Porzia però, secondo la volontà del suo defunto padre, per ottenere la sua mano devono scegliere quello giusto tra tre scrigni contrassegnati da un indovinello. Bassanio ci riesce.

Antonio, che per varie vicissitudini avverse non può fare fronte agli impegni presi, viene portato da Shylock di fronte al Doge e alla corte e chiede di far valere i suoi diritti. Nonostante la crudeltà della proposta, il Doge non può rifiutare di applicare la legge perché come dirà Porzia, accorsa in aiuto di Antonio travestita da avvocato, il caso creerebbe un precedente dannoso per lo stato. Ma proprio Porzia, sotto le mentite spoglie dell’avvocato Bellario e all’insaputa di Bassanio,  salverà Antonio dai propositi di vendetta di Shylock.

 

I commenti sono chiusi.